La Ricerca del Conservatorio

Pagina dedicata ai concerti, alle opere prodotte dal Conservatorio di Rovigo

Il Conservatorio considera  l’attività didattica inscindibile dall’attività di ricerca e produzione affinché l’insegnamento possa concorrere all’evolversi della società e della conoscenza in campo musicale. Pertanto riconosce come compiti primari la promozione e l’organizzazione della ricerca in campo musicale e dell’istruzione superiore. Tanto al fine di perseguire un sapere critico, aperto al dialogo, allo scambio di informazioni, alle necessità inderogabili della cooperazione e della interazione delle culture, nel rispetto delle libertà di ricerca ed insegnamento.

Strategie e politiche della ricerca

Esse mirano a determinare cambiamenti sia a livello didattico, grazie all’inserimento di materie opzionali vicine ai temi di ricerca , sia di perfezionamento del sistema 3+2 preparando la strada all’avvio del Terzo Ciclo. Intrinsecamente connesse, come è naturale in una progettualità di Alta Formazione, la ricerca e la produzione artistica significano interazione col territorio, in particolare con Enti e con Istituti scolastici della città e dell’area metropolitana, tra cui i Licei musicali per i quali il Conservatorio è partecipe dei comitati tecnici-scientifici, con cui sono attive numerose convenzioni per lo svolgimento di attività artistiche e corsi di aggiornamento.

FSE+ 2021-27 PRIORITÀ 2 ISTRUZIONE E FORMAZIONE

ASSEGNI DI RICERCA – DGR 553/2023

“Funzioni emotive e cognitive nell’autismo: effetti della musica e della motilità sulla connettività cerebrale”

Articolazione dell’iniziativa

Nella fase propedeutica la ricerca verrà effettuata su un campione complessivo di 60 soggetti: 20 soggetti di controllo, senza esperienza musicale; 20 musicisti con esperienza di studio almeno quinquennale di uno strumento; 20 persone con Disturbo dello spettro autistico di livello. Prima di ogni registrazione verrà somministrato un questionario per valutare l’esperienza musicale del soggetto. La fase realizzativa consiste nella stimolazione uditiva data dall’ascolto di brani di musica di diversa complessità formale partendo da brani con elevata ridondanza a brani con elevato coefficiente di entropia fino a brani che evidenziano un maggior equilibrio dei parametri formali. Alla fine di ogni ascolto sarà sottoposto un questionario per valutare le sensazioni evocate dall’ascolto dei diversi brani. Nell’ultima fase, dopo aver registrato il segnale EEG e acquisito i dati ad una data frequenza di campionamento verranno elaborati i tracciati utilizzando dei software specifici. Questi valori verranno infine rappresentati attraverso mappe topografiche. Questa prima analisi permetterà di valutare la distribuzione dei ritmi cerebrali nelle diverse condizioni che verranno successivamente confrontate fra di loro. In questo modo saranno valutate le modificazioni della connettività effettiva durante l’ascolto dei diversi brani nei diversi gruppi. In sintesi, le qualità formali dei brani aiutano ad attivare le abilità di rappresentazione mentale legate alla struttura della composizione sviluppando le capacità di analisi del linguaggio musicale dal punto di vista semantico e sintattico, riorganizzando dapprima l’ascolto in brevi incisi e successivamente in frasi, contestualizzandole infine all’interno del brano. I risultati della ricerca saranno oggetto di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, di comunicazioni nell’ambito di congressi nazionali ed internazionali e saranno inoltre divulgati mediante i mezzi di comunicazione scientifica di area neuroriabilitativa.

Il Conservatorio di Rovigo “Francesco Venezze”, capofila del presente progetto, vede il coinvolgimento del Dipartimento di Neuroscienze dell’università di Padova

L’aspetto innovativo consiste nello studio di come specifici brani musicali possano indurre processi di connettività cerebrale valutabili con metodiche elettrofisiologiche (EEG). L’originalità di un tale approccio permetterà il miglioramento delle funzioni emotive, cognitive e cinestesiche su soggetti sani e rientranti nello spettro autistico. Contestualmente, consentirà l’acquisizione e conseguente applicazione di nuove metodologie didattiche musicali allo scopo di andare incontro ai cambiamenti culturali che impongono nuove forme di apprendimento.

I soggetti coinvolti di cui sopra, collaboreranno ognuno secondo il proprio ambito di competenza. Nello specifico, il Dipartimento di Neuroscienze metterà a disposizione le strumentazioni medico-sanitarie quali l’amplificatore EEG, l’elettroencefalografo, cuffie EEG con relativo materiale di consumo e il personale specializzato.

Inoltre, si occuperà della fase operativa dell’indagine destinata a rilevare le reazioni del sistema nervoso centrale e periferico all’esecuzione e all’ascolto della musica. L’Associazione Balletto Città di RO, contribuirà a mettere a disposizione professionisti in ambito artistico per la rilevazione dei dati psicomotori. Il Conservatorio metterà a disposizione le indispensabili competenze musicali e la partecipazione di studenti per costituire il gruppo campione nel confronto con i soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico. Il lavoro di pianificazione, le metodologie operative, la raccolta e l’elaborazione dei dati sarà a cura dei due assegnist