Il corso di studio

Titolo rilasciato: PHD
Codice identificativo del corso: DOT24AFKLM
Durata del corso di studio: 3 anni
Ciclo: XL CICLO A.A. 2024/2025


Dottorato in forma associata tra il Conservatorio di Vicenza ed il Conservatorio di Rovigo


Curricula:

Presentazione del Corso

Il Conservatorio di musica di Vicenza, in convenzione con il Conservatorio di musica di Rovigo, istituisce per l’anno accademico 2024/2025 (XL ciclo) il Corso di Dottorato di Ricerca ex DM 470/2024 in Arte e Patrimonio Culturale come Strumenti di Ricerca Pratica per Progetti di Innovazione di Rilevanza Internazionale, di durata triennale con inizio fissato al 1° dicembre 2024.

Sono disponibili 9 posti di cui:
● 4 finanziati con borse di studio a valere sui fondi PNRR ai sensi del D.M. 629/2024;
● 2 finanziati con borse di studio a valere sui fondi PNRR ai sensi del D.M. 630/2024;
● 3 senza borsa.

Termine presentazione domande: 6 Settembre 2024 ore 13.00
La domanda di ammissione compilata e firmata va presentata tramite portale SIA. Per link e modalità si veda l’Art. 8 del Bando

Programma del Corso

Il programma di dottorato Arte e Patrimonio Culturale come Strumenti di Ricerca Pratica per Progetti di Innovazione di Rilevanza Internazionale fornisce formazione e supporto alla ricerca in vari campi delle scienze della musica e dell’arte nel dominio phygital. Per phygital si intende quella dimensione nella quale la tecnologia viene utilizzata per creare un ponte tra il dominio digitale e quello fisico/sensoriale/cognitivo.

Scopo generale del programma di dottorato è quello di migliorare l’esperienza artistica e pedagogica intesa come esperienza di creazione, esecuzione o fruizione, percezione, ascolto e visione dell’arte. Al centro del programma di dottorato vi è la nozione di “ricerca basata sulla pratica”. La pratica artistica nel mondo accademico non è una novità, come non è una novità il fatto che tradizionalmente gli studi di dottorato vengano separati in artistici e accademici. L’originalità di questo programma di dottorato sta nel fatto che unisce due dei tre approcci identificati da Borgdorff (2006), chiamati Ricerca per le arti e Ricerca nelle arti (il terzo tipo, Ricerca delle arti, è l’approccio storico musicologico accademico).

Il programma Arte e Patrimonio Culturale come Strumenti di Ricerca Pratica per Progetti di Innovazione di Rilevanza Internazionale è inteso proprio come un’unione di ricerca applicata – il “per”, in quanto indaga aspetti specifici dell’attività artistica mescolati con approcci scientifici e tecnologici, con lo scopo di individuare così nuovi materiali, nuovi strumenti e nuove tecniche per l’arte – e l’approccio “in”, in cui vi è poca se non nessuna separazione tra il soggetto e l’oggetto, il ricercatore e l’operatore, il ricercatore e l’utente, l’oggetto scientifico/tecnologico/artistico della ricerca e il risultato scientifico/tecnologico/artistico dello studio (la sua emanazione, che potrebbe essere un risultato tecnologico o un risultato artistico).

La necessità di questo innovativo programma di dottorato risiede nell’idea che lo studio e l’implementazione delle connessioni tra l’umano e il fisico permettano lo sviluppo (enhancement) di nuove capacità espressive, non solo nei campi artistici come la musica, il cinema, le pratiche performative, la sound art, ecc. ma anche, e più specificamente, con un’attenzione particolare alle situazioni e alle persone che hanno minori o ridotte capacità espressive.

I risultati dei vari progetti di dottorato aiuteranno a fruire con più consapevolezza delle opere d’arte, delle situazioni artistiche e di tutto ciò che coinvolge le nuove tecnologie nell’ampio campo dell’arte, con approcci che possano permettere di superare qualsiasi limite (sensoriale, fisico, psicologico). I risultati porteranno a un nuovo empowerment nei campi dell’intrattenimento, dello sport, della medicina, dell’educazione.

Il programma si sviluppa intorno a temi di ricerca strategici e di design per le arti, volti a valorizzare il patrimonio artistico e culturale in connessione con il mondo digitale, il cosiddetto phygital. Tracce possibili di progetto possono includere:

  •  il metaverso nelle arti;
  • nuovi strumenti, nuovi spazi e nuovi luoghi nel phygital per un migliore ecosistema umano e tecnologico nelle questioni legate al genere o alla disabilità;
  • nuovi strumenti e spazi per il superamento delle barriere tra le differenze verso l’inclusività (ad esempio, sistemi di gamification per l’infanzia);
  • nuovi strumenti, spazi o luoghi per la performance e l’educazione;
  • nuovi approcci in musicologia e pedagogia legati al phygital nelle arti.

Le aree di applicazione spaziano dunque dalla performance all’educazione; pertanto, il programma prevede di fornire anche una solida base in discipline quali la musicologia e la pedagogia. Verrà inoltre promossa la consapevolezza del paradigma dell’inclusione, in modo che le azioni di ricerca promuovano l’accessibilità, la partecipazione e l’apprendimento per tutti. Le partnership attivate offrono un ambiente stimolante con accesso a tecnologie all’avanguardia, con esperti nel campo delle arti dello spettacolo e con ambienti tecnologici altamente sviluppati come la cupola ambisonica che verrà realizzata negli spazi che accolgono i ricercatori (Auditorium Canneti).

I protagonisti di questo programma sono candidati interessati a progetti di tipo practice-led, ovvero ricercatori attivi anche nell’ambito attivo dell’arte (practitioners, esecutori, musicisti che si auto- costruiscono strumenti, compositori e musicisti elettronici, sound artists, sound designers, ecc.), a cui viene richiesto di essere, allo stesso tempo, ricercatori/practitioners – coloro che fanno ricerca, e coloro che beneficiano della ricerca in un cortocircuito progettuale per addetti ai lavori che possano testare, in una sorta di feedback, i loro propri risultati.

Hyper-instruments, Gesture and Feed(back) Expressiveness in the Arts.

Curriculum A

Hyper-instruments, Gesture and Feed(back) Expressiveness in the Arts.
Quest’area di ricerca ha lo scopo di travalicare, in maniera sperimentale, i confini degli ambienti umani, robotici e virtuali e i concetti di gesto e feedback nella creatività artistica applicata. Essa indaga concetti quali volti a ridurre le distanze tra gli archetipi comunicativi un tempo tradizionalmente separati nella musica, nell’arte visiva, nella danza, ecc. e, così facendo, crea nuove liuterie e nuovi strumenti in grado di amplificare le conoscenze, di sviluppare il potenziale creativo umano, di migliorare l’autopercezione artistica e la propriocezione e, infine, di creare nuova comprensione del passato.
Le attività e i progetti di ricerca sono incentrati sulle seguenti aree, tra cui: come il feedback (sia esso di movimento, visivo, uditivo) influisce sull’esperienza artistica; come la mappatura e la modellazione del feedback possono aiutare lo studio e la creazione di esperienze virtuali; come possiamo ricreare esperienze artistiche del passato remoto o più recente, nell’arte (musica, arte visiva, architettura, arte del suono, scultura, letteratura, arti dello spettacolo, ecc.) attraverso nuovi strumenti, interfacce e dispositivi per permetterci di indagare, analizzare e preservare questa cultura; come i gesti minimi o limitati nei domini fisici, cognitivi o percettivi possono avere un impatto sulla vita e sulle esperienze artistiche; come strumenti o protesi potenziate possono migliorare queste limitazioni; come possiamo creare iperstrumenti e strumenti che possono aiutare le persone con abilità diverse o con incapacità a esprimere la loro creatività; come l’uso di iperstrumenti possono avere un impatto sull’apprendimento delle abilità musicali strumentali e trasversali e sullo sviluppo di condotte musicali di esplorazione, interpretazione e creazione.

Multimodal Feed(back) in Phygital Spaces.

Curriculum B

Questo curriculum si propone di studiare lo spazio e la spazializzazione nella sua rappresentazione multidimensionale e multimodale, nelle sue dimensioni materiali e immateriali (fisiche, percettive e digitali).
Le aree di studio includono gli spazi reali, come i luoghi storici e gli spazi per le performance musicali, i musei, gli spazi architettonici, gli spazi aperti, gli spazi naturali, gli spazi abbandonati, gli spazi riconvertiti, gli spazi aumentati (spazi e luoghi materiali più realtà aumentata), gli spazi virtuali, gli spazi cinematografici (cinema, videogiochi, ecc.), lo spazio sociale e the internet of everything – l’internet di tutto (dati grandi / piccoli / nascosti / neri) e naturalmente anche la combinazione di tutti questi.

Il quadro generale di quest’area tematica è costituito dagli spazi phygital sonori e visivi. Tipici percorsi di ricerca possono toccare argomenti quali: lo studio e l’implementazione di esperienze percettive e di sistemi complessi nella robotica che ascoltano, percepiscono e creano in uno spazio particolare; come gli organi sensoriali del tatto, della vista, dell’olfatto, dell’udito, della vista, funzionano separatamente o in combinazione di feedback in diversi spazi phygital e le loro declinazioni di feedback multisensoriali; la fisicità e la percezione dello spazio nelle performance – nella musica antica, classica, d’avanguardia, sperimentale, tradizionale, popolare, etnica, orale, ecc; la ricreazione di esperienze artistiche tradizionali nello spazio per esperienze virtuali.

Posti e borse disponibili

Curriculum B

Il Dottorato è svolto in forma associata ai sensi dell’art. 3, comma 3 DM 470/2024, a fronte di

convenzione con il Conservatorio di Rovigo (Prot. n. 3974 del 10/07/2024) (Convenzionato). Sono disponibili 9 posti di cui:

● 4 finanziati con borse di studio a valere sui fondi PNRR ai sensi del D.M. 629/2024;
● 2 finanziati con borse di studio a valere sui fondi PNRR ai sensi del D.M. 630/2024.
● Sono inoltre previsti inoltre 3 posti supplementari senza borsa di studio ai sensi della Legge

28 dicembre 2001, n. 448, all’articolo 52, comma 57 e ai sensi dell’allegato Linee guida aI decreto ministeriale n. 778 del 12/06/2024, art. 4, lettera d). I posti senza borsa saranno attivati solo previa autorizzazione da parte del MUR; i candidati non potranno rivalersi in alcun modo sul Conservatorio capofila nel caso di mancata autorizzazione ministeriale.

I posti oggetto del presente bando sono a tema vincolato su progetti specifici finanziati dall’Unione Europea NextGenerationEu a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Tali posizioni vincolano i soggetti assegnatari a svolgere l’attività di dottorato sugli specifici temi di ricerca indicati nell’Art. 3.

I posti con borsa di studio potranno essere incrementati dopo la pubblicazione del presente bando, a seguito della riassegnazione ai Conservatori di ulteriori risorse del PNRR da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con apposito provvedimento. I destinatari di eventuali borse aggiuntive saranno individuati mediante scorrimento della graduatoria finale.

Sbocchi lavorativi

Il programma di dottorato in Arte e Patrimonio Culturale come Strumenti di Ricerca Pratica per Progetti di Innovazione di Rilevanza Internazionale è unico, perché le partnership offrono un’ampia gamma di opportunità di carriera successiva grazie alla sua natura interdisciplinare, che integra competenze avanzate in tecnologia, musica, acustica e scienze ambientali. Le principali aree e ruoli

professionali in cui i dottori di ricerca possono trovare impiego sono delineate qui di seguito.

  • Professionisti formati nel campo interdisciplinare delle arti digitali applicate sono molto richiesti nel settore della realtà digitale multimediale e aumentata con una forte applicazione audio e sonora: videogiochi; cinema sperimentale e prodotti audiovisivi; applicazioni mediche, industriali, museali e artistiche in cui è necessaria la mappatura, la simulazione, la realtà aumentata.
  • Industria medica e sanitaria: i candidati possono trovare sbocchi nell’industria impegnata nello sviluppo di strumenti e ambienti virtuali per la riabilitazione, per migliorare le esperienze sensoriali delle persone con disabilità nella sfera fisica, psicologica e mentale, o che migliorano l’uso medico di strumentazioni o spazi.
  • Soprintendenze e Istituti di Ricerca richiedono sempre più spesso esperti per lo sviluppo di metodologie in strumenti innovativi e applicazioni virtuali per, ad esempio, la conservazione del patrimonio sonoro, l’archeologia del suono, la registrazione e l’analisi di paesaggi sonori storici, la progettazione di archivi digitali sonori avanzati.
  • Industrie del software e dell’hardware audio: Le competenze nel campo delle tecnologie audio e musicali rendono i Dottori di ricerca ideali per qualsiasi lavoro in aziende che sviluppano software e hardware per la produzione di suoni, arte e musica. Questi possono contribuire allo sviluppo di nuovi strumenti digitali, plug-in di produzione audio e dispositivi hardware innovativi.
  • Studi di produzione musicale: I Dottori di ricerca possono trovare impiego negli studi di produzione musicale, dove applicheranno le loro competenze tecniche per migliorare la qualità delle registrazioni e delle produzioni musicali. Possono lavorare come ingegneri del suono, produttori musicali, sound designer e consulenti per la progettazione acustica degli studi di registrazione.
  • Agenzie di monitoraggio ambientale: i Dottorandi di ricerca imparano ad analizzare le strategie per mitigare l’inquinamento acustico, competenze molto richieste dalle industrie che implementano reti di monitoraggio del rumore, analizzano i dati raccolti e sviluppano strategie per ridurre l’impatto del rumore sull’ambiente e sulla salute umana.
  • Progetti di conservazione ambientale: i Dottori di ricerca potranno partecipare a progetti di conservazione ambientale che includono l’analisi dei paesaggi sonori naturali. Questo lavoro è essenziale per studiare l’impatto dei cambiamenti climatici e delle attività umane sugli ecosistemi sonori e per sviluppare piani di conservazione efficaci.
  • Laboratori di ricerca e sviluppo: Possono lavorare in laboratori di ricerca e sviluppo all’interno di aziende tecnologiche, sviluppando nuove tecnologie per l’analisi e la sintesi del suono.
  • Industria del sound design, centri di ricerca e università: I Dottori di ricerca possono lavorare come sound designer, creando progetti artistici e installazioni legate al suono. Le loro competenze tecniche e creative consentono di sviluppare paesaggi sonori complessi e immersivi.
  • Università e centri di ricerca: I Dottori di ricerca possono intraprendere una carriera accademica presso università e centri di ricerca, contribuendo alla produzione di conoscenze nel campo delle tecnologie audio e musicali. Possono condurre ricerche avanzate, pubblicare articoli scientifici, partecipare a conferenze internazionali, insegnare e formare nuove generazioni di studenti.

Obiettivi specifici del Dottorato

Una cultura dell’innovazione è fondamentale per promuovere l’evoluzione dei percorsi di dottorato e migliorare la qualità dell’istruzione. È per questo che il dottorato di ricerca è pensato per offrire un programma di studio che combini teoria e pratica per formare professionisti in grado di affrontare le sfide contemporanee legate alla gestione del suono, della musica, dei paesaggi sonori e delle espressioni artistiche in generale.

I 2 curricula specifici, in particolare, sono incentrati in quei campi che mescolano i confini degli ambienti umani, robotici e virtuali e i concetti di gesto e feedback per trovare nuovi strumenti nella creatività artistica applicata; e nello studio dello spazio e della spazializzazione nella sua rappresentazione multidimensionale e multimodale, nelle sue dimensioni materiali e immateriali.

Il programma di dottorato si avvale delle ultime innovazioni nel campo della tecnologia audio, dell’elaborazione dei segnali e delle scienze ambientali. Esso promuove:

  • Apertura mentale: I dottorandi saranno spinti a sviluppare ed esplorare continuamente nuove possibilità e a considerare prospettive alternative.
  • Collaborazione: il programma promuove il lavoro di squadra interfunzionale e lo scambio di idee per stimolare l’innovazione.
  • Agilità esecutiva: il programma invita a sperimentare e ad adattarsi rapidamente alle nuove sfide.
  • Stimolare la creatività: i candidati faranno parte di un ambiente che incoraggia la generazione di idee e soluzioni innovative.
  • Condividere le conoscenze: i candidati faranno parte di un team vivace che promuove la diffusione delle migliori pratiche e delle lezioni apprese all’interno dell’organizzazione. Si tratta di un passo importante per preparare i futuri ricercatori alle sfide del mondo accademico e professionale.

Il programma di dottorato è strutturato in moduli teorici e pratici che coprono un’ampia gamma di argomenti, tra cui l’acustica, l’acustica ambientale, la tecnologia del suono e della musica, l’ecologia acustica, la sintesi e il rendering del suono, l’archiviazione digitale, il sound design, le arti visive, gli studi di collaborazione, il flusso di lavoro e gli aspetti organizzativi.

I dottorandi avranno l’opportunità di lavorare in studi attrezzati con le tecnologie più avanzate per la registrazione e l’elaborazione del suono, e di collaborare con esperti di diversi settori per sviluppare soluzioni innovative per la conservazione e la valorizzazione di paesaggi sonori, risultati audiovisivi, sound-based-art e musica.

La natura del programma di dottorato è unica perché la partnership AFAM-industria è fondamentale per promuovere l’innovazione. Ecco alcuni motivi per cui queste partnership sono preziose:

  • Scambio di conoscenze: Le università apportano competenze accademiche e ricerca avanzata, mentre le aziende portano esperienza pratica e risorse finanziarie. Questo scambio di conoscenze può portare a soluzioni innovative e applicazioni reali.
  • Ricerca con impatto: Le collaborazioni consentono di indirizzare la ricerca verso problemi industriali reali. Questo può accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti.
  • Formazione dei talenti: Le aziende possono coinvolgere gli studenti in progetti pratici, fornendo loro un’esperienza pratica e preparandoli al mondo del lavoro.
  • Accesso alle risorse: Le università possono beneficiare delle risorse finanziarie e infrastrutturali delle aziende, mentre le imprese possono accedere alle competenze accademiche e alle strutture di ricerca.
  • Innovazione aperta: Le collaborazioni consentono di adottare un approccio di innovazione aperta, coinvolgendo attivamente diverse parti interessate per risolvere problemi complessi.

In sintesi, il partenariato AFAM-industria crea un ambiente fertile per l’innovazione, promuovendo la crescita economica, il progresso scientifico e un nuovo futuro di paradigmi artistici innovativi basati sulle esigenze del nostro attuale, reale presente.