LβOrchestra Sinfonica del Conservatorio
LβOrchestra Sinfonica del Conservatorio Γ¨ un progetto che coinvolge tutti gli studenti delle classi di strumento del Conservatorio di Musica βFrancesco Venezzeβ di Rovigo. Γ diretta dalla prof. Elisabetta Maschio, titolare della cattedra di Esercitazioni Orchestrali. Lβorganico si avvale anche del prezioso aiuto di alcuni docenti dello stesso Conservatorio. Lβorchestra propone annualmente programmi musicali diversi e della grande tradizione classica che esegue nella maggior parte al Teatro Sociale di Rovigo. LβattivitΓ concertistica si intreccia con varie iniziative culturali, offrendo cosΓ¬ la possibilitΓ agli studenti di esibirsi e di fare importanti esperienze. A tale scopo tra il Conservatorio e lβOrchestra Regionale Filarmonia Veneta, che ha sede proprio a Rovigo, Γ¨ stato stipulato un accordo per consentire agli allievi un percorso orchestrale professionalizzante.
LβOrchestra Sinfonica del Conservatorio ha avviato una fruttuosa collaborazione con il Teatro Sociale di Rovigo per realizzare diversi progetti, tra i quali alcune opere del repertorio lirico allβinterno della programmazione della stagione operistica ufficiale del Teatro. Nel 2023 un cast totalmente composto da allievi della classe di canto e dal docente prof. Umberto Chiummo, con la regia della prof. Anna Cuocolo e la direzione di Elisabetta Maschio, ha messo in scena βLa prova di unβopera seriaβ di Francesco Gnecco. Nel 2024 lβorchestra Γ¨ in cartellone insieme a Filarmonia Veneta per lβesecuzione dei due atti uniciΒ βIl segreto di Susannaβ e βGianni Schicchiβ per festeggiare il centenario Pucciniano e inoltrarsi nel grande repertorio operistico italiano del primo novecento.
Concerti 2023 / 24
Informazioni
STAGIONE CONCERTISTICA
maestro concertatore e direttore dβorchestra:ELISABETTA MASCHIO
regia e luci:ANNA CUOCOLO
scene e costumi:GIULIO MAGNETTO
Orchestra del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
GIANNI SCHICCHI
musiche di Giacomo Puccini
libretto di Giovacchino Forzano
- Gianni Schicchi Biagio Pizzuti
- Buoso Rui Wang
- Lauretta Deborah Solange
- Zita Valeria Girardello
- Rinuccio Matteo Mezzaro
- Gherardo Matteo Urbani
- Nella Yijun Huang
- Gherardino Stefano Sorodoc
- Betto di Signa Francesco Toso
- Simone Andrea Pellegrini
- Marco Maurizio Lo Piccolo
- La Ciesca Silvia Regazzo
- Maestro Spinelloccio Yibo Zhang
- Pinellino Stepan Polischchuk
- Guccio Cristian Ucrainschi
- Ser Amantio di Nicolao/Notaro Luo Zhiying
- maestro concertatore e direttore dβorchestra Elisabetta Maschio
- regia, costumi e luci Anna Cuocolo
- scene Giulio Magnetto
- assistente alla regia Lucia Bianchi
Archivio Fotografico del Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie: Valentina Zanaga
Informazioni
STAGIONE CONCERTISTICA
maestro concertatore e direttore dβorchestra:ELISABETTA MASCHIO
regia e luci:ANNA CUOCOLO
scene e costumi:GIULIO MAGNETTO
Orchestra del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
IL SEGRETO DI SUSANNA
musiche di Ermanno Wolf-Ferrari
libretto di Enrico Golisciani
- Susanna Deborah Solange
- Gil Biagio Pizzuti
- Sante, maggiordomo muto Qing Zhao
- camerieri Luca Di Giusto e Luca Marchi
- maestro al pianoforte Margherita Di Canio
Archivio Fotografico del Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie: Valentina Zanaga
IN RICORDO DI LUCA SIMONCINI
- Claudia Urru soprano
- Giuseppina Bridelli soprano
- Gillen Munguia tenore
- Andrea Pellegrini basso
- Elisa Fassetta violoncello
- Michele Ballo violoncello
Archivio Fotografico del Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie: Valentina Zanaga
Concerti 2022 / 23
LA PROVA DI UNβOPERA SERIA
Tra le tante parodie del mondo teatrale operistico, La prova di unβopera seria di Francesco Gnecco eΜ una delle piuΜ riuscite nella storia dellβOpera. Gnecco riesce a tratteggiare dei per- sonaggi convincenti e autentici, generando un efficace umorismo nellβopera: il ritratto arguto e divertente del mondo che si agita dietro le quinte, ci permette di scoprire il mistero del backstage. La prova di unβopera seria eΜ un piccolo pretesto per fare del buon teatro con un canovaccio che mette in evidenza con ironia, i pregi, le peculiaritaΜ e gli stati dβanimo degli in- terpreti. I musicisti e i cantanti del Conservatorio di Rovigo saranno i protagonisti di questβopera giocosa, che, tra arie e duetti, tratti anche da altre opere del repertorio settecentesco, ci condur- ranno nel mondo dello spettacolo tra vizi e virtuΜ dei personaggi di tutti i tempi.
Scommessa vinta a giudicare dagli entusiastici applausi a βLa prova di unβopera seriaβ, andata in scena sabato sera e replicata oggi al Teatro Sociale di Rovigo, farsa in un atto musicata da Francesco Gnecco su libretto di Giulio Artusi, nella coproduzione ed allestimento inediti del Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo con il Sociale, per la regia di Anna Cuocolo e Elisabetta Maschio, direttore dβorchestra. Lβopera Γ¨ stata riproposta con alcuni βritocchiβ nella prima versione in un atto che debuttΓ² a Venezia al Teatro di San Giovanni Crisostomo nel 1803, col titolo originale βLa prima prova dellβopera Gli Orazi e i Curiaziβ, riferita alla composizione di Domenico Cimarosa, a sua volta Β ispirata alla tragedia βHoraceβ di Pierre Corneille. Il successo di questa giocosa parodia del mondo teatrale operistico sta nel proporre, con unβironia bonaria da cui scaturisce una serie di situazioni comiche, i vizi e le debolezze del mondo del teatro, con lβeffetto di renderlo meno distante, piΓΉ familiare, dal momento che alla fine ne risulta uno specchio dei comportamenti umani nella vita quotidiana, rendendola ancora attuale. CosΓ¬ come moderna risulta la rappresentazione del dietro le quinte con gli ammiccamenti al pubblico, lβuscita degli interpreti dal palcoscenico nei palchi e in platea, che richiama il metateatro. A questo si aggiungono alcuni elementi originali ad incominciare dal cast in cui gli allievi del Conservatorio si sono cimentati accanto ai loro docenti: i due soprani Yang Liu (Corilla la prima donna) e Yijun Huang (la seconda donna), il tenore Wei Li (Fischietto, copista e suggeritore), insieme a Matteo Urbani (Federico, primo tenore), il baritono Umberto Chiummo (il maestro compositore), il basso-baritono Eugenio Maria Degiacomi (poeta autore). Altre varianti sono lβassenza dellβimpresario (sostituito dal poeta) e di una coppia di contadini (al loro posto due baristi), ma la chicca piΓΉ sorprendente e decisamente riuscita Γ¨ stato lβinserimento di due intermezzi di un falsettista, personaggio misterioso mirabilmente interpretato da Alexandru Costea. Gradito lβinserimento di arie celebri β dallββOrfeo ed Euridiceβ di Gluck e il βDon Giovanniβ di Mozart a HΓ€ndel e Broschi β che hanno fatto risaltare le doti degli interpreti.
“La Voce di Rovigo”
Archivio Fotografico del Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie: Valentina Zanaga
Informazioni
Ideazione,sceneggiatura e testi:Vincenzo Soravia
Libretto:Andrea Vivarelli
Musiche: a cura del Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze di Rovigo
Coproduzione del Teatro Sociale di Rovigoedel Conservatorio Statale di Musica ``FrancescoVenezze``di Rovigo
FLATLANDIA
Quando Edwin Abbott scrisse Flatlandia, parlare di βquarta dimensioneβ era solo unβesercitazione accademica per un numero ristretto di matematici. Poi, arrivΓ² Einstein ad aprire la strada verso una nuova dimensione nello spazio; uno spazio che si espande e dove ci sono distanze che non si possono misurare se si resta vincolati alla Terra e alle sue tre dimensioni. Ora, dopo la prima assoluta, sabato sera, al Sociale di Rovigo, Flatlandia ha avuto un elevamento a potenza dallβabbinamento alla coproduzione realizzata dal Conservatorio βVenezzeβ e dal Teatro Sociale. Puntare infatti sullβinnovazione e sulla libertΓ di coinvolgere assieme ai diversi dipartimenti del Conservatorio di Rovigo anche 5 coreografe, 36 ballerine e 2 attori, ha moltiplicato i fattori ispirati dalla βbaseβ di Abbott. Che dunque, nellβallestimento multidimensionale curato dal direttore del βVenezzeβ, Vincenzo Soravia, come ideatore e curatore di testi e sceneggiatura (il libretto dellβopera Γ¨ di Andrea Vivarelli), insieme al maestro Stefano Celeghin per la concertazione e la direzione, e a Claudio Ronda in regia, ha riletto Flatlandia come essenza di un nuovo mondo, dove abbandonare le paure e lasciarsi andare alla fantasia.
REALTΓ E FANTASIAΒ
Flatlandia veniva giΓ celebrata come βprofeziaβ. E mostrava che il tempo importa, eccome, per spiegare certi fenomeni. Adesso, nellβopera βmade in Rovigoβ, mette in luce tutta la sua fantasia eppure fondata su scienze esatte. Dal punto di partenza segnato dal libretto di βmatematica di fantasiaβ pubblicato da Abbott nel 1882, non sono semplici i modelli scientifici successivi, con caratteristiche come lβequazione di campo di Einstein (fondamentale nella teoria della relativitΓ generale) e poi lβespansione dello spazio. Tuttavia, ancora Einstein aiuta a chiarire tutto: basta ricordare quando disse che βdue cose sono infinite: lβuniverso e la stupiditΓ umana. Ma riguardo lβuniverso ho ancora dei dubbiβ. PerchΓ© anche un genio come Einstein si rifiutava di abbandonare certe convinzioni: ad esempio, la sua concezione dellβuniverso statico. Come nella combinazione dei βquattro in unoβ che genera completezza armoniosa dalle voci di basso, tenore, soprano e contralto, Flatlandia genera armonia con musica, canto e immagini che si fondono a coreografie e suoni naturali del Delta del Po e βsinteticiβ: cosΓ¬ brilla ancora piΓΉ chiaro il messaggio della coproduzione rodigina, efficace nel rendere lβarte un lavoro di gruppo. Abbott, raccontando Linelandia, Flatlandia e Spacelandia – mondi rispettivamente a una, due e tre dimensioni – mostrava che le esperienze restano confinate, se a queste si resta ancorati. Se non si toglie lβancora delle certezze e sβaffrontano con speranza il mare aperto e le proprie paure, il percorso nella vita Γ¨ lo stesso di un mendicante che accetta ciΓ² che la vita offre. Invece, quando si aprono le vele al vento dei sogni, la vita prende lβenergia che solo un dio creatore puΓ² avere.
MOLTEPLICITΓ DI LINGUAGGIΒ
Nel debutto al Sociale la bellezza della versione ispirata al racconto fantastico di Abbott sβΓ¨ compiuta nel suo obiettivo di destare i sogni del pubblico, quasi da tutto esaurito, e di mostrare sogni che diventano fatti nella lucentezza delle voci di Silvia Belluco, Liu Yang, Li Wei e Jone Babelyte; nellβabilitΓ degli orchestrali, dei visual artist e dei video maker del βVenezzeβ; e nellβintensitΓ dei linguaggi dei corpi in danza e dei brani originali di 12 studenti compositori che vivono giΓ di luce propria, rispetto ai brani noti selezionati per lβopera. Premio, cinque minuti di applausi.
Archivio Fotografico del Teatro Sociale di Rovigo
Fotografie: Valentina Zanaga