Premio Marco Tamburini

Concorso Nazionale per ricordare il grande trombettista

Marco Tamburini – fondatore del Dipartimento Jazz del Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, ha dato tanto a tutti noi, alla sua famiglia, agli amici più vicini e non, ai suoi allievi e a tanti musicisti meritevoli che hanno attratto la sua curiosità e la sua attenzione.Su proposta e idea di Lorenzo Liviero, allora presidente dell’ex RovigoBanca, dopo aver parlato con la sua famiglia, si convenne che dedicargli un premio sarebbe stato, da una parte, un ottimo modo per ricordarlo negli anni e, dall’altra, avrebbe permesso di aiutare i giovani a emergere nel difficile mondo musicale. Quest’anno, grazie al sostegno di Banca del Veneto Centrale, siamo giunti alla settima edizione del Premio. Ovviamente non potevamo non decidere di orientare la scelta del repertorio sui brani di Tamburini i quali sono variegati e permettono di trovare il pezzo giusto per esprimere al massimo il proprio talento e la propria poetica.


“Sono sicuro che sarà bellissimo ricordare Marco ascoltando quelle future promesse del jazz italiano, che gli sono sempre state molto a cuore.”

Il Direttore ArtisticoStefano Onorati

Informazioni

Vincitore 2023:Stefano Maimone
Finalisti:Edoardo Donato (sax contralto), Stefano Maimone (basso elettrico), Gianluca Palazzo (chitarra), Matteo Zaccheo (chitarra)

EDIZIONE 2023

Dopo le prime quattro edizioni, che si sono tenute nel Giardino di Palazzo Casalini all’interno festival estivo “Jazz Nights at Casalini garden”, a partire dal 2021 la serata finale del concorso – riservato alternativamente a giovani gruppi e solisti di jazz – viene proposta a grande distanza dal festival estivo, durante il periodo autunnale, nella prestigiosa cornice del Teatro Sociale. A fare da presidente della giuria è stato chiamato quest’anno Maurizio Giammarco, uno dei maggiori protagonisti della scena jazzistica italiana degli ultimi quarant’anni. Il celebre sassofonista romano, ospite d’onore della serata, suonerà per il pubblico rodigino anche qualche brano affiancato dall’ormai collaudato trio composto da Stefano Onorati, Stefano Senni e Stefano Paolini, straordinari musicisti oltre che amici di Tamburini, con cui a lungo hanno suonato. Lo stesso trio accompagnerà i solisti selezionati per la finale che, come da regolamento, ci faranno ascoltare personali interpretazioni di brani composti dell’indimenticato trombettista di Cesena, che il dipartimento jazz del Conservatorio di Musica Francesco Venezze ha fondato e fatto crescere in pochissimi anni, stringendo un forte ed indissolubile legame con la città di Rovigo.

Stefano Maimone è il vincitore della settima edizione del Premio Marco Tamburini. Sabato a Rovigo, sul palco del Teatro Sociale, il 30enne bassista e contrabbassista, che al Conservatorio “Venezze” ha conseguito la laurea di primo e secondo livello in Musica jazz con il massimo dei voti, ha presentato al concorso che celebra la memoria e fa vivere la musica di Marco Tamburini, secondo lo spirito con cui si dedicava alla didattica, nuovi arrangiamenti di My life is now, una delle ultime composizioni di Tamburini, e di Last minute.

Marco Tamburini

Compositore e arrangiatore di notevole spessore, Marco Tamburini è stato un trombettista versatile ed eclettico che, oltre ad una carriera intensa sulla scena jazz italiana, ha vantato diverse esperienze importanti anche in ambito classico e pop. Il suo swing, elegante e non convenzionale, la fluidità e imprevedibilità delle sue scelte armoniche e sonore hanno fatto di lui il rappresentante di una generazione di musicisti jazz europei di primo piano. Nato a Cesena nel 1959, ha iniziato lo studio della tromba nella sua città presso l’Istituto Musicale “A.Corelli” per poi diplomarsi nel 1979 presso il Conservatorio Giovanni Battista Martini di Bologna e ha fatto il suo esordio sulla scena jazz italiana nei primi anni ottanta. Nel corso della sua carriera ha condiviso il palco con alcuni dei più noti jazzisti italiani, tra i quali Guido Manusardi, Gianni Basso, Franco Ambrosetti, Giulio Capiozzo, Pietro Tonolo, Giovanni Tommaso, Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Dado Moroni, Giorgio Gaslini, Danilo Rea e Stefano Bollani. Numerose sono state anche le collaborazioni, dal vivo o in studio, con celebri musicisti d’oltreoceano come Eddie Henderson, Sal Nistico, Steve Coleman, Ray Mantilla, Joe Lovano, Steve Lacy, Louis Heyes, Ben Sidran, Curtis Fuller, Slide Hampton, Paul Jeffrey, Gary Bartz, George Cables, Ray Drummond, Billy Hart, Cameron Brown e Jimmy Cobb. Da qualche anno inoltre collaborava stabilmente con il chitarrista francese Christian Escoudé. Ha inciso dischi con molte etichette tra le quali Splas(h), Caligola, la casa discografica Ermitage. Si è esibito in tutta Italia e nel mondo in club e teatri prestigiosi, come il Blue Note di Milano, il Birdland di New York, il Sunset Club di Parigi e il Teatro Megarodi Atene. Parallelamente a questa intensa attività in ambito jazzistico, ha lavorato anche come turnista per molti cantanti pop, tra cui Raf, Vinicio Capossela, Laura Pausini, Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Luca Carboni e Jovanotti. Nel 2013 ha suonato nel tour di Jovanotti, Lorenzo negli stadi – Backup Tour 2013, e nel 2014 partecipa al Logico Tour di Cesare Cremonini. È stato, inoltre, fondatore del dipartimento di musica jazz presso il Conservatorio di Rovigo, consolidando negli anni una certa fama come didatta. Il 19 settembre 2015, in occasione del Bologna Jazz Festival, gli viene dedicata una Stella nella Strada del jazz. Marco Tamburini è stato ispiratore ed organizzatore della prima e seconda rassegna “Jazz nights at Casalini’s garden”, svoltesi nel 2014 e 2015 a Rovigo nei giardini di Palazzo Casalini.